aka non è con parole come eluzioni o deplacements che mi ridurrai ignuda

Siamo tornati sul luogo del delitto un anno dopo. E nonostante le innumerevoli difficoltà tenniche abbiamo prodotto un podcast infame come sempre. Impreziosita dalla presenza in sala di un pubblico autenticamente freak che ha premiato le cose più oltraggiosamente distanti dal concetto di sceneggiatura, ecco la terza ed ultima puntata di Cinefira 3.0, concorso di corti che consolidatamente NK trasmette già da due anni.
Vabbè serata dedicata al cinema d’autore quindi roba lenta ma piena di significati. Tra le quali si segnalano: uno che ha fatto un corto di 3 minuti per dire che non ha i soldi per fare un corto, quello che si imbustava come manco tutankamen, il cinema con i bambini carucci, il vincitore materiale del cinefira che vabbè, quello che s’è mangiato o cafè, il travesta, quello col vermone, il mitico destroy distorted videopoker il cui regista ci ha donato una sagoma generatrice di good vibrations (yeah, ORGONE!), un mediometraggio dove i due prolifici di Riolo fanno i soldiers of fortune, altro eccetera.
Premiazioni finali senza arte né parte, con consegna della noce di pepe d’oro – premio NK al cinema insultivo.
Finale che ci doveva essere un concerto della famiglia Raagini a Radio nk, ma poi non.

Puntata trasmessa in diretta grazie ai fantastici tennici di www.atlantide.tv per tacere degli altrettanto validi tennici locali.

Wemmastro, Demiurgo, Filosofo, Commercialista, tutti i cari amici dei confratelli Gewurztraminer, nessuno escluso, l’immarcescibile duo Battilani&Mirandola letteralmente abbonato agli studi, ma anche e solo per un attimo il circolo culturale Tazzari per non tacere di tal Mattia Cavalieri, personaggio che dir bizzarro è poco.