un excursus non concluso sui fallimenti del progresso
Staff dell’Istituto – osservatorio del mondo moderno
nota: questo articolo raccoglie ed amplia una fertilissima discussione proveniente dal wiki di asphalto.org, originariamente pubblicato col titolo “Natale è quando arbitro fischia” e parte della produzione natalizia del 2004. Ringraziamo col cuore e col corpo i numerosi forumisti che hanno contribuito ad ampliare questa lista, necessariamente non conclusa.
I flop di cui tentiamo una parzialissima lista non sono quei flop nel senso di Flop ma nel senso di fallimenti, buchi nell’acqua, cose che all’inizio “?“, poi qualcuno grida “!” e per un po’ pare che siano “!!!“. Poi si scopre la vaccata immonda e finiscono nel dimenticatoio, o quasi.
Normalmente sulle promesse e le premesse di qualcosa che poi sarà un flop i media ci costruiscono miti e ricami fantasiosi, poi per fortuna tutto cade nel dimenticatoio.
Auto ad aria compressa Progettata dall’ingegnere francese Guy Négre, ha alzato un polverone perchè si proponeva come il primo veicolo ad emissioni zero con prestazioni analoghe a quelle dei motori con emissioni non zero. Trascurando il fatto che per comprimere l’aria necessaria al funzionamento serve comunque corrente elettrica e per produrre elettricità servono centrali eccetera eccetera, del rivoluzionario motore non si sente più parlare. Il sito è http://www.theaircar.com/, l’auto peraltro è di una bruttezza disarmante.
WAP Protocollo di trasmissione dati dal web ai cellulari, prima dell’arrivo di forme leggermente più sofisticate ma comunque traballanti e prima dell’avvento dei PDA, doveva essere la rivoluzione dell’Internet a portata di tasca, e permettere un’espansione enorme delle potenzialità dei telefoni cellulari. La limitatezza della banda disponibile, l’enorme costo del servizio per cui si pagano salati anche i tempi morti, il rifiuto da parte degli utenti finali oltre che la scomodità di navigazione e l’esigua disponibilità di contenuti hanno reso il WAP una di quelle risorse dei cellulari che i produttori non mettono neanche più nei cataloghi.
Segway HT Stranissimo oggetto che si proponeva come il veicolo di trasporto del futuro, dotato di una pedana affiancata da due ruote ed un bastone con manubrio nel mezzo. L’Istituto ne ha anche parlato qui. Riesce a mantenersi in equilibrio grazie ad un mucchio di elettronica e raggiunge velocità considerevoli, ma è più scomodo e lento di uno scooter, meno intuitivo di una bicicletta ed è inadatto sia ai marciapiedi che alle strade. Si aggiunga il fatto che costa un botto e che non si capisce perchè sciupare tutta questa tecnologia per ottenere stabilità su due ruote non in linea, ecco spiegato il flop.
EDIT: quelli della Segway non l’hanno presa benissimo…
Napster 2.0 Risorto dalle ceneri del celeberrimo p2p, questa volta improntato ai criteri della legalità totale, è stato surclassato da sistemi di scaricamento musicale legale più forniti e meglio organizzati come iTunes; inoltre dopo un certo hype iniziale anche i produttori di hardware hanno iniziato a snobbarlo.
E’ di questi giorni (gennaio 2005) la notizia di un rilancio in grande stile, per ora attendiamo e vediamo.
Millennium Dome Enorme struttura coperta londinese progettata nel 1996 per celebrare l’anno 2000 dal governo inglese, doveva essere una sorta di esposizione universale permanente o un gigantesco palasport, ma gravissimi errori di pianificazione e di previsione della spesa hanno contribuito a rendere tutto il progetto una voragine in cui sono stati buttati milioni e milioni di sterline dai conti pubblici. Attualmente deserto. Altre due baracconate scenografiche costruite a Londra per l’anno 2000 hanno sofferto diversi inconvenienti: la ruota panoramica London Eye non fu aperta in tempo per il 1 gennaio 2000 a causa di problemi di stabilità, il pedonale Millennium Bridge progettato dalla blasonatissima Ove Arup ha sofferto per due anni di notevoli vibrazioni laterali dovute alla risonanza del ponte, incredibilmente vicina a quella del passo medio umano, fino all’inserimento di smorzatori appositi. A Parigi invece il colossale orologio acceso nel 1998 sulla torre Eiffel per segnare il conto alla rovescia all’anno 2000 s’è bloccato e spento a poche ore dall’ora fatidica, vittima illustre del millennium bug per il quale nessuno aveva incredibilmente preso provvedimenti.
Fiat Stilo Annunciata come “la fiat della riscossa” dopo la grave crisi economica, avrebbe dovuto coniugare un costo abbordabile ed una qualità tecnica e delle finiture di livello europeo. E’ stata invece un colossale buco visto che il risultato finale è anonimo nell’estetica, meno curato di altre auto europee e comunque è una macchina troppo costosa per essere una fiat. Altre auto che ! e poi dopo ? sono:
-le Alfa Romeo 145 e 146
-la nuova Audi A3, addirittura più costosa della Golf V che è già un enorme salasso, forse l’Audi TT
-tutte le Citroen grosse, la Xsara, la C5, la C8
-le auto multispazio come la Citroen Berlingo, il Fiat Doblò, la Renault Kangoo
-in un certo senso la Lancia Thesis
-le Rover degli ultimi 20 anni
-la Suzuki Wagon R+, della cui stabilità mi sto ancora lambiccando
-la prima Multipla Fiat, decisamente l’auto più brutta degli ultimi 10 anni nonostante le vendite buonine.
Il reality “Campioni” Pochissimi sono disposti ad interessarsi delle liti di spogliatoio di una squadra che milita in Eccellenza. Il programma andrà avanti fino a fine campionato del Cervia, tra l’ilarità degli addetti e con ascolti bassissimi. Altre trasmissioni TV considerate flop:
-Sanremo 2004: scadente l’offerta musicale, fallimentare la gestione di Tony Renis che riuscì ad inimicarsi tutti, compresi i discografici, i cantanti blasonati, i vip ed il comune della città ligure.
-Excalibur: la risposta reazionaria a Santoro, costellato da ascolti bassi e snobbato anche dai politici filogovernativi. Famosissima la puntata con Antonio Socci che grida “Perchè?” 50 volte, negli annali del trash.
-Il reality “Superstar” con Michelle Hunziker, addirittura cancellato dopo pochissime puntate.
-Il reality “La Fattoria”, la prima risposta Mediaset all’Isola dei Famosi.
-La striscia pseudocomica “Max & Tux” con Massimo Lopez e Tullio Solenghi, infelicissimo tentativo di riportare in auge lo slapstick alla Benny Hill con trent’anni di ritardo, nello spazio che fu di Enzo Biagi.
-Lo show “Italiani” con Bonolis e Laurenti; andò malissimo ed entrò di prepotenza negli annali del trash.
-Quasi tutti gli show con Luca Barbareschi, arenati dopo poche puntate.
-Lo show “URKA!” condotto da Paolo Bonolis, in cui iniziò il terribile sodalizio con Luca Laurenti.
-Il reality “Survivor” che aveva furoreggiato in USA da noi fu subissato di boo, però pose le basi a cose forse ancora più mostruose come l’Isola dei Famosi.
-“Giallo Italia 1” condotto dalla riciclatissima Irene Pivetti.
– Il reality della terza età “Super Senior”.
I nuovi domini Non mi pare ci si stia accapigliando per registrare i nuovi domini .coop, .info, .aero, ma neanche .name o .pro, per dire. Le motivazioni mi sono oscure. Inoltre gli isolani di Tuvalu hanno un po’ rosicato da quando hanno scoperto che solo pochi canali televisivi hanno approfittato della brillante opportunità di un dominio .tv .
L’Elefantino Non il modello di Lancia Y, bensì il patto scellerato tra Mario Segni ed Alleanza Nazionale per le Europee del 2000. Già dalle premesse, un partito che si proponesse la propaganda della “necessità ed urgenza di attuare la liberaldemocrazia in Italia, sul modello americano” non prometteva bene. Per Segni carriera finita, Fini ritornò ai più praticati lidi berlusconiani: la lista totalizzò meno della metà dei voti che avrebbero potuto ottenere i due partiti se si fossero presentati separatamente.
I satelliti Iridium La logica era quella di creare una flotta di 77 satelliti geostazionari che coprissero tutto il globo e che consentissero chiamate dirette tramite apparecchi molto simili ai telefoni cellulari, solo dotati di una vistosissima antenna satellitare grande come uno sfollagente d’ordinanza. Fortunosamente salvata dall’esercito USA che la utilizza per le sue comunicazioni, la flotta Iridium ha rischiato davvero di diventare spazzatura in orbita prima del tempo, visto che l’estensione in roaming della telefonia terrestre aveva reso immediatamente inutili quegli apparecchi presso coloro che non fossero soliti battere la foresta amazzonica, il deserto del Gobi o l’antartide. Oltre a questo, gli astronomi maledicono quella caterva di satelliti per l’effetto dei flares (bagliori intensissimi di luce) che si verificano quando il sole colpisce gli enormi pannelli solari dei satelliti e che disturbano non poco l’osservazione delle stelle lontane.
Il Video 2000 Primo caduto sul campo della guerra dei formati di videocassette, era proposto dalla Philips ed era in molti versi superiore a Betamax e VHS, soprattutto perchè le videocassette avevano due lati (come quelle audio) e con la registrazione LP potevano arrivare a 16 ore di registrazione per cassetta, un’opportunità che non faceva effettivamente comodo ai produttori di nastri magnetici. La produzione cessò nel 1985, solo 4 anni dopo la prima commercializzazione.
Il digitale terrestre Una delle “Next big things” del 2004 nel mondo delle telecomunicazioni, da molti vista in Italia come un metodo ultracomplesso di ovviare al paradosso di Rete4. Offerti con uno sconto di 150 euro sul listino, i decoders per il dvb-t giacciono invenduti in larga parte nei negozi di elettronica, anche perchè la programmazione in digitale è ancora in una fase embrionale, i programmi sono pochi e spesso è necessario ricorrere all’antennista per approntare un impianto efficace per la ricezione domestica.
Si spera però in una vendita massale ora che (gennaio 2005) sono state commercializzate le prime smart card per la visione delle partite di campionato, a pagamento.
APS Un tipo di pellicola fotografica di 24mm prodotta dal 1996 per macchine di uso familiare: permette di scegliere che formato finale di immagine si vuole ottenere, e questo varia dal classico 2:3, al 9:16, ad 1:3 per il panoramico. Essendo più avanzato del classico 35mm, ma comunque pur sempre un tipo di fotografia umida, è stato rapidamente soppiantato dalle macchine digitali.
L’alleanza del PDS del ’94 Occhetto la definì “una gioiosa macchina da guerra”. Era un’intesa tra il PDS, la Rete, con Rifondazione Comunista, il nuovo PSI di Del Turco, Rinascita Socialista; Verdi, Cristiano Sociali e Alleanza Democratica (la maggior parte di questi non sopravvissero al 1994). L’ “immancabile vittoria” annunciata si trasformò invece nel primo governo Berlusconi, con Occhetto estromesso per sempre dalla ribalta politica.
Ambra Angiolini Il fatto che il suo sito sia rimasto fermo al 1998 la dice lunga sui trascorsi di questa presentatrice emersa in “Non è la Rai” con Boncompagni, eroina onanistica di tutti quelli nati tra il ’78 e l”85 e poi sprofondata in un limbo dal quale ancora non è emersa. Ricordate forse qualche trasmissione che ha presentato recentemente, tipo “Gratis”, “Generazione X”, “Emozioni”, “L’assemblea”, o magari ricordate che è stata Salomè in una versione trash di “Maria Maddalena” su Canale 5?
FlopFilms Non si scherza, qui parliamo di film come (solo restando in Italia):
-“Streghe verso nord” con Teo Mammucari
-“Ogni lasciato è perso” con Paolo Chiambretti
-“Pinocchio” di e con Roberto Benigni
-“Il nostro matrimonio è in crisi” con Antonio Albanese
-l’introvabile “Silenzio si nasce” con Sergio Castellitto, Paolo Rossi e Filippa Lagerback
-“Ravanello pallido” con Luciana Littizzetto
-“Un Aldo qualunque” con Fabio De Luigi
-“Passato prossimo” con Paola Cortellesi
-“Senza filtro” con gli Articolo 31. Per il Mereghetti “la recitazione è pessima quasi quanto la musica”
-“Branchie” con Gianluca Grignani
Se ne avete visto qualcuno di persona, fateci sapere, grazie.
Eurotunnel Non propriamente un flop, ma effettivamente un progetto faraonico che impiegherà anni prima di generare profitti; oggi principalmente è usato per il trasporto merci vista anche la diffusione di collegamenti aerei Londra-Parigi low-cost; d’altra parte per un claustrofobico non si sa bene se siano preferibili i 45′ di aereo o i 35′ di tunnel a 45 metri sotto il fondo marino.
Il treno ETR 500 Progettato e costruito nella prima metà degli anni ’90 quando sembrava che l’Alta Velocità in Italia sarebbe arrivata da lì a poco, ha quasi 8000 kW di potenza e riesce a raggiungere velocità di circa 340 km/h. Peccato che nessuna linea ferroviaria commerciale italiana che resista a queste velocità sia operativa; molto probabilmente quando l’Alta Velocità sarà disponibile (circa 2008) questo treno sarà obsoleto. Si noti che l’elettrotreno ETR200 degli anni ’30 raggiungeva i 160 km/h con soli 800 kW, mentre l’ETR302 degli anni ’60 era già iperdimensionato per l’epoca con i suoi 200 km/h di velocità massima.
Hyper-X Famiglia di aerei costantemente in progetto o in fase di test dalla NASA con il traguardo di realizzare aerei anche civili capaci di mach 7 o anche superiori basandosi sulla tecnologia Scramjet (Supersonic Ramjet). Malgrado circa 230 milioni di dollari spesi in progettazione, i primi due voli si sono risolti con un fiasco. Il termine ultimo del progetto è il 2007, ancora troppo presto per parlare veramente di flop. Effettivamente però volare tra l’Europa e gli USA in 30 minuti è una cosa che alletta chiunque, dove per “chiunque” leggasi “qualsiasi pazzo furioso che ha visto troppi film di fantascienza”.
La Cinq L’impresa folle di Berlusconi in Francia. Inizia le trasmissioni nell’86, nell’ 88 è già in crisi nerissima, falliscono i propositi di salvarla, chiude definitivamente il 12 aprile ’92 con perdite abissali. Altro notevole flop televisivo: La7 in Italia prima dell’arrivo di Tronchetti Provera.
Fenomeni Parastatali Negli anni recenti, e limitatamente alle squadre ricchissime, segnaliamo: Mazzolli de Oliveira Athirson (Juventus) Santos Correa Julio Cesar (Milan) Vampeta (Inter) Umit Davala (Milan) Jeremie Brechet (Inter) Edwin Van der Sar (Juventus) Roberto Luis Trotta (Roma) Mark Fish (Lazio) forse non tutti al livello d’un Luther Blissett, d’uno Ian Rush, d’un Darko Pancev, ma comunque…
Portali orrendi Leggendari ruderi della niù economi, i portali per cui furono spesi fantasiliardi senza che nessuno realizzasse la loro totale inutilità, ben descritta dal fu grande Clarence in “Noia Portale”. CiaoWeb, Jumpy, lo stesso Clarence, Infinito, Caltanet. Offrivano almeno tutti gli SMS gratuiti ed almeno una soluzione di connessione internet PSTN “gratuita”. Altri tempi.
Philips DCC Geniale commistione tra un’audiocassetta e un CD, era il formato ideato dalla Philips (che ha una storia lunga di flop elettronici) per fare concorrenza al Sony Minidisc (che sopravvive seppur malconcio all’invasione del CD-R). Scriveva cassette con un formato lossy simile all’MPEG-1 ed era compatibile con le audiocassette analogiche, anche se per registrare in digitale occorrevano cassette specifiche. Dubito che la 3M abbia fatto i miliardi con la vendita di questi nastri, la produzione cessò nel 1996, 4 anni dopo la commercializzazione.
Sony Elcaset Enormi audiocassette che ebbero una breve apparizione nei primi ’80. Elcaset è una sorta di acronimo per L-Cassette, large cassette. Grandi circa come un VHS ma destinate all’audio, erano state progettate per l’utente audiofilo schifato dalla scarsa dinamica delle compact cassettes. Guarda caso era l’alba del CD che tutto mise a tacere. Stranamente, furono un successo solo in Finlandia, dice Wikipedia, chissà perchè.
Super VHS Analogico, 640×480 con audio stereo, mai un successo fuori dal Giappone. Ebbe un certo successo tra i patiti della filmina domestica perchè effettivamente la qualità era notevole rispetto al VHS “standard”. I videoregistratori S-VHS avevano la tendenza ad essere baracconi immensi e pieni di led, come usava negli anni ’80 quando +figo=+bottoni e +lucine.
LaserDisc Antenato del DVD, era un discone a lettura ottica (laser) gigantesco, paragonabile ad un 33 giri come diametro, ovviamente diffusissimo in Giappone e laddove tendono a bersi ogni novità elettronica come indispensabile. E’ grazie a questi dischi che nacque Dragon’s Lair, uno degli arcades più complicati e destabilizzanti dell’animo umano che siano mai esistiti. La traccia audio era digitale, quella video analogica (in mancanza di strumenti adeguati di compressione dati).
I motori aeronautici UDF Sono effettivamente il non plus ultra dell’efficienza e dell’economia del trasporto aereo, un incrocio tra un motore turboelica ed una turboventola. Assolutamente falliti a causa dell’incredibile rumore che sono capaci di produrre, circa doppio rispetto ad un jet tradizionale e triplo rispetto ad un turboelica.
Il Concorde Bellissimo, veloce, elegante, forse il più bell’aereo passeggeri mai costruito, e l’unico supersonico ad essere utilizzato estensivamente (Il Tupolev 144 volò praticamente solo in URSS). Poco dopo la sua entrata in servizio si affermò massicciamente il Boeing 747, che offriva maggiore spazio, più autonomia e soprattutto non infastidiva nessuno col boom sonico. La crisi petrolifera e l’agghiacciante costo dei posti (sacrificatissimi) lo relegò in un limbo da cui è poi stato definitivamente cancellato dopo il primo e unico incidente aereo della sua carriera.
La quadrifonia Una delle cose più dannatamente anni ’70 che ricordi, a parte la Lava Lamp e le cassette Stereo-8. Per dire, nei ’70 inventarono anche l’AM stereo per la radio, ho detto tutto.
Il De Havilland Comet Il primo aereo passeggeri spinto da motori a getto, entrato in servizio nel 1952 sulla rotta Londra-Johannesburg pur avendo la stessa capienza di aerei passeggeri coevi (ancora legati ai motori a pistoni) volava al doppio della velocità (oltre 600 km/h) dimezzando i tempi. Tre Comet furono vittime di inspiegabili incidenti durante il volo, che solo dopo numerose prove a terra si scoprì fossero legati al problema della fatica dei metalli, nello specifico legati allo stress che continue pressurizzazioni e depressurizzazioni della cabina inducevano nel telaio. Furono perciò sviluppati nuovi modelli alla fine degli anni ’50, più sicuri e capienti, ma oramai erano usciti il Douglas DC-8 e il Boeing 707 (1958) che a loro volta erano grandi circa il doppio del Comet, per cui quest’ultimo venne accantonato dagli stessi inglesi nei primi ’60, con un totale di soli 76 aerei costruiti.
Tupolev TU-144 Il grande sogno sovietico di pareggiare la tecnologia aeronautica europea ed occidentale. l’URSS annunciò al mondo la nascita di questo velivolo ultraveloce che raggiungeva Mach 2.35, con un’autonomia di 6500 kilometri. Quindi molto più prestante del Concorde. Nel 1973 ci fu la presentazione ufficiale del velivolo, alla fiera aeronautica che si tiene tutt’ora all’aeroporto di Paris – Le Bourget. Purtroppo il volo non andò bene, in quanto l’aereo precipitò su un gruppo di abitazioni presso Goussainville, nei dintorni di Le Bourget, per non meglio precisati problemi strutturali (probabilmente il pilota si spinse un po’ troppo oltre) causando la morte dell’equipaggio e di alcuni abitanti della cittadina. Il progetto venne ripreso negli anni 80, e venne ammodernato. Il velivolo rivisto venne usato per un breve periodo nel collegamento Mosca – Alma-Ata. Purtroppo il costo di esercizio di questo velivolo aggiunto ad altri problemi hanno fatto si che tutti i pochi esemplari costruiti venissero abbandonati nei dintorni dell’aeroporto di Mosca Shermetevo oppure presso istituti aeronautici russi, mentre solo uno è stato salvato da questa fine ingloriosa, ed è stato portato al museo dell’aviazione di Sinsheim, in Germania, parcheggiato a fianco ad un Concorde.
Esperya.com Vendita on-line di prodotti gastronomici. Uno può ordinare un Barolo Spers 1989 di Gaja per 393.2 euriz, dico virgola due perchè casomai uno gli mancassero 400 lire chissà che tragedia, oppure una forma di Canestrato Pugliese a 206,96. Però uno per quelle cifre già che c’è può farsi anche un viaggio fino in un negozio fisico, dai.
Videotel La versione italiana di Prestel in Inghilterra e di Minitel in Francia. il primo “internet” di cui han goduto gli italiani. Non proprio comodo da usare, con costi elevatissimi, e con difetti tecnici, ebbe pochissimi clienti e scomparve presto dalle offerte SIP. Ultimamente è tornato alla ribalta in relazione al caso del delitto di Via Poma. Sembrerebbe infatti che Simonetta Cesaroni sia stata ammazzata da uno conosciuto nella chat degli utenti Videotel. Oltretutto sembra che il servizio funzioni ancora, nonostante la tecnologia risulti obsoleta oltre che costosissima, anche più delle moderne connessioni ad internet.
RMS Titanic Nè la prima nè l’ultima nave definita “inaffondabile” e poi affondata, è tuttavia più famoso di altri transatlantici andati perduti in varie situazioni perchè fu affondata nel suo viaggio inaugurale da Southampton a New York, perchè segnò l’inizio del declino della fede positivista e perchè sulla tragedia furono girati almeno otto film. Il suo affondamento non fu dovuto solo all’irragionevole velocità che gli armatori imposero al capitano Smith in una notte buia ed in acque piene di iceberg, ma anche alla scarsissima manovrabilità del natante ed al tipo di acciaio usato nella costruzione, che tendeva alla rottura fragile in temperature basse.
NS Savannah Una delle “follie” della Atomic Age, la NS Savannah fu la prima nave a propulsione nucleare. Varata nel 1962 e dotata di un reattore della Babcock & Wilcox, la Savannah fu una nave da carico dotata però di 30 suite, di un salone con ristorante per 100 persone, di una piscina e di un’enorme terrazza, per cui si può parlare di una nave ibrida. Rispetto alle navi da carico del periodo aveva una velocità doppia (24 nodi circa), e la sua linea filante aveva una grazia insuperata, però il volume di carico era ridotto, e la nave richiedeva il triplo del personale di una nave da carico convenzionale a causa della necessità di tecnici specializzati alla gestione del reattore, per cui lavorò praticamente sempre in perdita. Fu bloccata nel 1972, ora è ancora in attesa di una bonifica dell’impianto nucleare. Solo altre tre navi al mondo ebbero la propulsione nucleare, tutte con esito favorevole per quanto riguardava la sicurezza operativa ma sfavorevole per la praticità, e furono la tedesca Otto Hahn (riconvertita poi con un propulsore diesel), la giapponese Mutsu (mai entrata effettivamente in operazione come nave da carico) e la russa Sevmorput (ancora in servizio).
Web tv L’alternativa easy all’imparare ad usare il PC per connettersi ad Internet. Consta solitamente di un set-top box collegato alla TV tramite uscita video e al telefono, e di una tastiera solitamente a raggi infrarossi. Il servizio costa esattamente come una connessione internet PSTN se il set top box ha un modem 56k, un po’ di più per connessioni a banda larga (non esistenti in Italia). Dato che il 95% dei siti è progettato pensando ai monitor del pc (risoluzione 800×600 o superiore, di solito) mentre la TV difficilmente supera i 640×480, e dato anche che numerose risorse web non sono disponibili coi browsers integrati a questi tipi di consoles, è facile immaginare i come ed i perchè del fallimento.
Copy Control per CD audio Softwares sviluppati da varie aziende per impedire, spesso in modi decisamente esotici, la copia casalinga dei CD audio originali. Ne esistono varie tipologie e generalmente i dischi che contengono dei meccanismi di copy prevention non possono nemmeno fregiarsi della dicitura “CD” visto che sono incisi in aperta violazione del Red Book (standard per gli audio cd) deciso da Philips e Sony più di vent’anni fa. Teoricamente non dovrebbero produrre alcun effetto sui lettori CD dell’impianto stereo, mentre sui computer dovrebbero impedire la copia dei files .cda, spesso imponendo all’acquirente l’installazione di un player specifico che suona versioni a bassa qualità. Aggirati metodicamente e tranquillamente dai pirati professionisti, sono caduti in disgrazia presso il pubblico normale anche perchè creano spesso casini anche con lettori cd audio “normali”, e perchè nessuno gode nel sapere che un banale disco di canzoni possa inserire a suo piacere del software nel proprio computer.
Prese e spine della serie magic Particolarissimo tipo di spine che ebbero una certa diffusione sul finire degli anni ’70 (nota: tuttora la bticino® produce una serie di interruttori e placche chiamata magic, comunque nulla a che vedere) fatte in modo da non permettere in alcun modo il contatto dei conduttori con corpi estranei tranne quando si inserisce la spina nella presa; oggi di incredibile difficoltà di reperimento, e rese inutili dall’introduzione nelle case degli interruttori differenziali (“salvavita”).
Stream Nata dalla megalomania della Telecom che voleva cablare tutta Italia in fibra ottica, si proponeva dal principio di essere la prima pay-tv italiana via cavo, un po’ come accadde qualche anno più tardi per Fastweb. Inizia a trasmettere in modo regolare nel ’97 dei servizi pay-per-view racimolando uno scarsissimo pubblico pagante, poi passa sul satellite per manifesta impossibilità di raggiungere gli utenti finali con la fibra, e comunque non regge la concorrenza con Telepiù (poi divenuta D+) anche se nel 2001 ebbe un fugace momento di gloria quando fu designata per ritrasmettere 24h/24 le immagini del Grande Fratello. Scomparsa con l’arrivo in pianta stabile di Rupert Murdoch e di SKY nel 2003.
Gioco Calcio Una piattaforma di trasmissioni TV digitali nata nel 2003 per raccogliere gli scarti del campionato che SKY non poteva o non voleva trasmettere. Finita meno di un anno più tardi, con l’arrivo del digitale terrestre, mai entrata neanche nel vivo.
Apple eMac Per qualche motivo la parola “economico” e la parola “macintosh” non collimano. Doveva essere la versione più abbordabile del famoso desktop della casa di Cupertino, in qualche verso simile all’originario iMac ma con un paio d’anni di ritardo. Monta un discreto processore G4 ed una scheda video Radeon 7500 (migliorata ancora negli ultimi modelli) ma molti pc di questo tipo soffrono di gravi problemi legati alla visualizzazione e di gravi interferenze causate dalla statica. Ritenuto, non so se a torto o a ragione, il peggior desktop Apple degli ultimi 10 anni.
Fido DECT Basato sulla stessa tecnologia dei cordless digitali domestici (DECT=Digital Enhanced Cordless Telecommunications, Sistema avanzato di telecomunicazioni digitali senza filo) era un servizio lanciato dalla Telecom nel ’98 che consentiva ai cordless domestici di operare come cellulari al di fuori della portata dell’antenna ricevente di casa, appoggiandosi su numerosissime antenne di bassa potenza (5 watt) distribuite su tutta la città ogni 150 metri circa (le celle dei cellulari DECT sono circa 1/100 la dimensioni delle celle dei cellulari GSM). Paradossalmente, i costi della chiamata col cordless fuori casa superavano quelli delle chiamate coi cellulari (ridotte drasticamente dalla guerra delle tariffe). La rete DECT Fido è stata spenta dalla Telecom nel 2001, dopo spese ingenti per montare caterve di antenne che sono rimaste tutte in loco a bruttare le pareti dei palazzi.
I cloni del Totocalcio Specialmente il Totosei ed il Totobingol, sui quali non siamo stati in grado di reperire alcuna informazione.
Gli scioperi dei cellulari Perchè sono un po’ come se l’alta borghesia scioperasse per il rincaro dei prezzi del salmone.
Altri sparsi:
– il sistema di programmazione ShowView per i videoregistratori (fallito perchè funziona solo se le emittenti rispettano al minuto i palinsesti)
– sempre per i videoregistratori il sistema di programmazione a codici a barre
– l’IBM PS/2 successore del famoso IBM PC, surclassato dall’economia dei PC assemblati basati sull’Intel 80286 (poi sul 386), resta famosa la connessione tipica per mouse e tastiere (la cosiddetta PS/2) che è ancora presente in quasi tutti i PC
– Winamp 3, uno dei lettori di mp3 più complessi ed assetati di risorse di sistema mai compilati (quando il 2 è stato IL lettore per eccellenza nei PC)
– la Fiat Duna, non c’è neanche bisogno di nominarla
– il tentativo della Piaggio di rinverdire i fasti della Vespa con lo scooter COSA negli anni ’80
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