The life and times of Demiurgo, 2014 #2

Dic 19, 2014 | Istituto di Demiurgologia, Leggi | 0 commenti

Ed ecco a voi i rants del Demiurgo di questa seconda parte dell’anno.
Vi riconoscete in un oggetto dei suoi strali?

cassiera del Mercatone che m’hai fatto star lì venti minuti in piedi per pagare un tubo di silicone trasparente da 2.99 per colpa di non so quale cacchiata amministrativa che avevi commesso applicando uno sconto da 20 euris al cliente davanti a me, uscendotene poi con ah ma non c’è problema, il signore qui dietro non ha mica fretta.
il fatto che fossi vestito come il Drugo ne Il grande Lebowski non ti giustificava a pensare che mi stessi dando al cazzeggio: avevo un sanitario in bagno da siliconare che aspettava trepidante il mio ritorno, per cui non fare assunzioni affrettate mai più, capito? ma neva neva eva.

bambina sui dieci-dodici anni che te ne stavi seduta sul ciglio del marciapiede davanti casa mia con altri due coetanei maschi, io passavo davanti a te solo per andare alla macchina e ho colto questo scampolo di consiglio che stavi dispensando ai tuoi amici:
“… ma per cominciare devi sicuramente mettergli la lingua in bocca…”
buondio non mi sono soffermato ad ascoltare il resto del discorso perché non volevo dare seguito a situazioni sanzionabili ai sensi dell’articolo 600 quinquies del codice penale, ma sappi che ti ritengo un’ottima, e già da subito proverò anch’io a mettere in pratica il tuo insegnamento.

tizi di più di cinquant’anni che andate in giro con una di queste polo di moda oggigiorno, col colletto di colori improponibili tirato su e con la marca della maglietta scritta a cubitali sul colletto stesso: il vostro agire mi dispiace tantissimo, ancor più in forza della vostra età anagrafica, e mi fa sognare un mondo in cui un dittatore malvagio alla mao zedong costringerà tutti noi a vestire uguale e con colori spenti e tristi

Tizi che blateravate dietro me al ristorante di come ieri sera vi sia andata storta dacché avete addirittura dovuto aspettare le dieci e mezza per cenare a Cesena, descrivendo la cosa come se fosse the greatest inconvenience, stavate quasi per commuovermi col vostro temporaneo digiuno.
Poi c’ho pensato bene ed ho realizzato che abitiamo comunque in the land of plenty, e che le vostre lamentele erano espresse davanti ad uno spaghetto allo scoglio, per cui vaffanculo, la prossima volta ordinate una funghi e salsiccia a domicilio e vaya con dios.

Cazzari.

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